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La società madre originale, Jingle Networks, è stata costituita nel 2005, e ha ricevuto il suo finanziamento iniziale da First Round Capital di 400.000 dollari. Nella primavera del 2008 aveva, secondo TechCrunch, “catturato una quota di mercato del sei per cento delle chiamate di assistenza telefonica”. A quel tempo, Jingle Networks riceveva 20 milioni di chiamate al mese. Da quel picco, l’azienda ha riportato meno chiamate, circa 15 milioni al mese, dato che i consumatori passano agli smart-phone per ottenere informazioni sugli elenchi.

Il 23 ottobre 2006, Jingle Networks ha annunciato di aver raccolto 30 milioni di dollari nel quarto round di finanziamento da Goldman Sachs e Hearst Corporation. Questo è arrivato dopo un round di 26 milioni di dollari nell’aprile 2006, e un round di 5 milioni di dollari nel dicembre 2005. Sempre in quella data, il CEO di Jingle Network ha dichiarato volontariamente su TechCrunch che la sua azienda stava perdendo in media 5 centesimi per ogni chiamata elaborata. Il 25 giugno 2008, TechCrunch ha ripetuto i comunicati stampa di Jingle che avevano raggiunto la redditività per chiamata.

Jingle Networks mira ad attirare i clienti da un mercato esistente a pagamento. Il Wall Street Journal l’ha descritta come “ispirata dal modello di business di Google”.Dal 2005 fino all’inizio del 2010, Jingle Networks credeva di aver fatto risparmiare ai consumatori 1 miliardo di dollari sulla base di una tariffa gonfiata di 2 dollari a chiamata per l’assistenza telefonica.

Nell’aprile 2011, Marchex ha acquistato Jingle Networks per 62,5 milioni di dollari in una combinazione di contanti e azioni. Marchex dice che Jingle Networks genererà più di 26 milioni di dollari di entrate nel 2011, più del 40% rispetto al 2010. Marchex ha detto che si aspetta che le entrate guidate dalle chiamate costituiscano il 75 per cento delle entrate 2011 dell’azienda.

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