Canone Jaina, i testi sacri del giainismo, una religione dell’India, la cui autenticità è contesa tra le sette. Il canone Svetambara consiste principalmente di 45 opere suddivise come segue: (1) 11 Aṅgas, i testi principali – un dodicesimo è andato perduto da almeno 14 secoli; (2) 12 Upāṅgas, o testi sussidiari; (3) 10 Prakīrṇakas, o testi assortiti; (4) 6 Cheda-sutra sulle regole della vita ascetica; (5) 2 Cūlikā-sutra sulla conoscenza e l’epistemologia; e (6) 4 Mūla-sutra su argomenti vari. Svetambara, tuttavia, ha originariamente accettato un canone di 71 opere che si dice derivino da un Consiglio religioso di Valabhī del V secolo.
Le opere Svetambara coprono una varietà di argomenti, tra cui una lista dei Tirthankaras, o Jinas (salvatori Jaina), le imprese e gli insegnamenti di queste figure, e le dottrine. Alcuni degli Aṅgas contengono presunti dialoghi tra Mahāvīra, il Tirthankara più recente, e i suoi seguaci. Altri si dice che conservino alcune delle prime parti del canone, che sembra essere stato conservato originariamente in forma orale. Il canone è scritto in dialetto Prākrit, anche se dal periodo Gupta (4°-6° secolo d.C.) gli scrittori Jaina hanno usato il sanscrito per un pubblico più ampio.
La setta Digambara contesta l’autenticità dell’intero canone Svetambara. I Digambara credono che l’originale sia andato perduto, ma che la sostanza della dottrina Jaina sia stata conservata in una varietà di testi religiosi e filosofici scritti da vari leader e studiosi della comunità Jaina nel corso dei secoli.
I Digambara credono che l’originale sia andato perduto ma che la sostanza della dottrina Jaina sia stata conservata in una varietà di testi religiosi e filosofici scritti da vari leader e studiosi della comunità Jaina nel corso dei secoli.