Comprendere la potenza dei probiotici: CFU, Shelf Life e indicazioni sull’etichetta
Autore: John Davidson
Categoria: Integratori alimentari
Ormai i benefici dei probiotici sono diventati ben noti tra i consumatori attenti alla salute. I batteri buoni, chiamati probiotici, aiutano a bilanciare i batteri indesiderati nel tratto digestivo, promuovendo la salute generale dell’intestino. Mentre i vantaggi dei probiotici sono chiari, rimane un po’ di confusione su come i probiotici sono misurati per l’efficacia e su come dovrebbero essere trattati correttamente in modo che gli individui ottengano il massimo dai loro integratori.
I probiotici sono definiti come “microrganismi viventi che, se somministrati in quantità sufficienti, portano un beneficio alla salute dell’ospite”. Poiché si tratta di organismi viventi, occorre prestare particolare attenzione affinché rimangano vitali fino al consumo. Questi batteri benefici affrontano una vasta gamma di sfide che possono diminuire il loro numero prima del consumo, riducendo così gli effetti benefici del prodotto integratore. Durante la sola catena “supply-to-shelf”, la luce, il calore, l’ossigeno e l’umidità sono tutte minacce alla vitalità, quindi è inevitabile che una parte dei batteri possa scadere da qualche parte prima del consumo. Anche dopo il consumo, molti probiotici possono essere distrutti dagli acidi dello stomaco prima di raggiungere i loro siti di destinazione nell’intestino, riducendo ulteriormente i loro effetti. Quando si formula un prodotto, è necessaria un’attenta selezione degli organismi con le caratteristiche più desiderabili per fornire un integratore probiotico ottimale.
La potenza dei probiotici viene misurata in unità formanti colonie (CFU). Le CFU sono determinate facendo crescere l’organismo su supporti appropriati in condizioni controllate e contando poi il numero di colonie presenti. I conteggi tipici per un prodotto integratore possono essere dell’ordine di 5-10 miliardi di CFU per porzione. Poiché non tutti i batteri rimangono vitali quando arrivano alla loro destinazione nell’intestino, i produttori tendono a iniziare con dosi più elevate di batteri probiotici di quanto sia necessario per fornire benefici. Inoltre, se una data di scadenza è specificata sull’etichetta, il conteggio CFU deve riflettere il numero rimanente alla fine di quella data di scadenza.
Comprendere l’etichettatura e i requisiti di conservazione dei probiotici aiuterà a garantire un prodotto integratore di qualità. I requisiti di refrigerazione variano a seconda degli organismi probiotici, ma in genere le temperature più fresche e le condizioni più asciutte garantiscono una durata di conservazione più lunga. I ceppi che formano le spore, come il genere Bacillus, hanno una durata di conservazione più stabile e sono più adatti a sopportare i fattori ambientali, consentendo una maggiore potenza quando vengono consumati.
I probiotici sono fondamentali per sostenere la salute dell’intestino e il benessere generale, ma questi organismi viventi possono affrontare una serie di sfide alla loro vitalità che iniziano nel momento in cui si formano e non finiscono fino alla digestione. Sapere come massimizzare la stabilità attraverso un’attenta formulazione e una corretta conservazione aiuterà i produttori a garantire che i loro consumatori ottengano i maggiori benefici dal loro integratore probiotico. Deerland Probiotics & Enzymes, un formulatore di specialità leader e produttore a contratto di integratori alimentari a base di enzimi e probiotici, fornisce formule di alta qualità, prodotte e manipolate con cura per la massima stabilità e durata di conservazione. Per ulteriori informazioni su di noi e sulla nostra gamma di prodotti per il benessere, visitateci online su DeerlandEnymes.com.
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Informazioni sull’esperto
John Davidson
John Davidson formula integratori alimentari a base di enzimi da più di 30 anni, con particolare attenzione alla digestione umana. La vasta esperienza di Davidson comprende quasi tutti gli aspetti della produzione di integratori, tra cui QC/QA, miscelazione, incapsulamento, confezionamento, ricerca & sviluppo, sviluppo del prodotto e servizi tecnici. Nel suo attuale ruolo di direttore della formazione e dell’innovazione per Deerland Probiotics & Enzymes, Davidson è responsabile dell’innovazione di nuovi prodotti, collaborando con la R&D e le vendite per portare nuovi prodotti sul mercato.