L’anandamide è un endocannabinoide appartenente alla classe delle ammidi degli acidi grassi. La parola “ananda” deriva dal sanscrito che significa beatitudine, poiché produce felicità. L’anandamide interagisce con i recettori CB1 nel sistema nervoso e i recettori CB2 nel sistema nervoso periferico.
Conosciuta anche come “la molecola delle meraviglie”, è una sostanza prodotta naturalmente dal nostro corpo. Di solito migliora l’umore quando si attacca ai neurotrasmettitori. Inoltre, si possono osservare somiglianze nella struttura dell’anandamide rispetto a quella del THC, un cannabinoide con benefici terapeutici che attiva anche il recettore CB1.
Come funziona l’anandamide?
L’anandamide può fissarsi ai recettori dei cannabinoidi nel nostro corpo, anche se è una sostanza molto debole che si decompone molto rapidamente. L’anandamide si sintetizza nelle aree del cervello dove si gestisce la memoria, la motivazione, i processi cognitivi superiori e il controllo dei movimenti. In questo modo, influenza sistemi fisiologici come il dolore, la regolazione dell’appetito, il piacere e la ricompensa.
L’anandamide e i recettori CB1 hanno un ruolo fondamentale nell’ovulazione, così come nell’impianto del gamete fecondato nell’endometrio, o il rivestimento dell’utero. È stato specificamente dimostrato che alti livelli di anandamide sono necessari per un’ovulazione riuscita e che i livelli più bassi sono utili durante l’impianto del gamete nel rivestimento dell’utero. Lo stesso studio ha anche indicato che i livelli di anandamide sono alti durante la 4° e 5° settimana di gestazione e che l’anandamide scende a livelli più bassi durante la 6° settimana di gestazione. L’AEA in diversi gradi di concentrazione è fondamentale per il ciclo riproduttivo e il corretto sviluppo fetale durante le prime settimane di gestazione.
Uno studio sui topi del 2017 ha testato i suoi effetti sulla motivazione e la ricompensa. Con diverse possibilità di scelta e dopo aver ricevuto un’iniezione di questo endocannabinoide, i topi si sono dimostrati in grado di scegliere più rapidamente ed erano motivati a scegliere la soluzione migliore.
La relazione tra anandamide e cannabis medica
Come il THC, l’anandamide provoca una sensazione di felicità. Fino ad ora, come funziona l’anandamide non è stato compreso sia negli animali che nel corpo umano. Tuttavia, dopo la scoperta del sistema endocannabinoide, è stato osservato che questo endocannabinoide può influenzare e interagire con i recettori nel nostro corpo proprio come alcuni cannabinoidi della pianta di cannabis. Anche se diversi studi hanno confermato la loro relazione molto stretta con i cannabinoidi e i recettori cerebrali, possiede effetti psicoattivi, ma non sono ancora stati spiegati.
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