Cos’è il Web3?

Ci sono molte parole d’ordine in giro: Industria 4.0, Web 3.0, AI, VR, Quantum Computing… Alcune di esse non hanno tanto senso quanto le altre, alcune hanno sorprendentemente molto senso e in qualche modo sono comprensive di alcune delle altre parole d’ordine.

Cos’è dunque il Web 3.0 (in realtà cosa significa .0 in questo contesto? praticamente nulla, usiamo Web3, come fanno i ragazzi di Ethereum). Questo è qualcosa che viene dopo il Web 2.0 (lasciamo che lo .0 rimanga, la gente amava quella roba di 1.0, 2.0 e così via quando il termine è stato inventato). Questa è la migliore definizione per il Web3 in realtà, qualcosa che sostituisce il Web2.0, e quindi è qualcosa di diverso.

Capiamo prima cos’è il Web2.0. È l’Internet che abbiamo ora, con tutte quelle caratteristiche che sembrano così carine ma che sono destinate a raccogliere e controllare quanti più dati possibili. Sono campanelli e fischietti che si rivelano essere il martello e l’incudine.

Hai mai pensato da dove viene l’immensa ricchezza dei giganti di Internet come Google o Facebook? In tempi pre-internet tale ricchezza veniva accumulata attraverso l’accesso a qualche risorsa e la sua esplosione. Potevano essere risorse naturali come il petrolio e il gas o l’oro, la manodopera e l’automazione nella produzione e così via.

Quindi quale risorsa sfruttano i giganti del web? Sono i dati che raccolgono. Questo è l’oro del 21° secolo. L’oro che le persone intelligenti hanno iniziato ad estrarre senza chiedere il permesso a nessuno. L’oro che è fondamentalmente preso da VOI.

Il Web 2.0 è venuto dopo l’originale Web 1, una collezione di documenti statici, difficilmente monetizzabili. Il Web 2.0 è l’Internet delle corporazioni e del monopolio, che viene direttamente dalle prime fasi della rivoluzione industriale dove le grandi corporazioni potevano controllare tutto. Questo è l’Internet di fare più soldi possibile e di utilizzare più dati possibili. Essendo eccessivamente centralizzata è vulnerabile, manipolabile e incline alla manipolazione.

Abbiamo bisogno di un mondo in cui i dati che possiedi e produci possono essere rivoltati contro di te per avidità o pura cattiveria? Non si tratta nemmeno di privacy, ma di controllo. Consegniamo il controllo sulle grandi quantità di dati preziosi ad aziende e individui che si sono trovati nel posto giusto al momento giusto. Questo suona spaventoso e irresponsabile.

Quindi qual è l’alternativa? Abbiamo bisogno di qualche soluzione tecnica qui, oltre al nostro desiderio di fare le cose per bene. E possiamo vedere la forma che questa soluzione potrebbe prendere ora.

Il concetto di Web3 è stato proposto alla fine del secolo scorso, con l’attenzione principale sul cosiddetto Semantic Web (il web in cui i computer e gli umani hanno fondamentalmente un linguaggio comune a metà tra il linguaggio umano naturale e il codice del computer). Ma già allora l’idea della responsabilità e della distribuzione del controllo è stata proposta. Fondamentalmente il Web3 è l’architettura che non può esistere senza la decentralizzazione del controllo.

Solo con l’emergere della blockchain l’intero puzzle del Web3 si è riunito. Blockchain è un cambiamento di paradigma che ci permette di creare sistemi che funzionano “da soli”, secondo il protocollo concordato prima del loro lancio. Possiamo costruire sistemi decentralizzati che possono diventare quello strato su cui non devi rinunciare al controllo sui tuoi dati, dove tutti i tuoi dati ti appartengono.

I prodotti Web3 stanno appena nascendo. Ma è chiaro cosa faranno e non faranno. Sarete in grado di consentire esplicitamente l’accesso ai vostri dati. Non avrete bisogno di affidare a terzi la memorizzazione delle vostre password. Non permetterete a nessuno di cancellare i vostri dati. I governi capiranno finalmente che non si possono risolvere tutti i problemi semplicemente vietando le cose, è necessario scavare più a fondo e combattere la radice del problema.

Web3:

  • Vi permetterà di controllare i vostri dati.
  • Sarà essenzialmente decentralizzato.
  • Sarà ancora monetizzabile; ma la monetizzazione sarà più trasparente.
  • Dovrebbe (e speriamo che lo sia) essere essenzialmente indistruttibile.
  • Sarà un consorzio di diverse tecnologie fuse attraverso la blockchain (o altra tecnologia decentralizzata, se dovesse emergere)

Web3 va oltre Internet. Si tratta di un nuovo paradigma di tecnologie connesse (IoT, Big Data, Intelligenza Artificiale) che girano su un livello decentralizzato, che le riunisce e dà loro un nuovo significato sinergico. Va dalla tecnologia alla struttura della società, plasmandola e migliorandola.

Web3 è il futuro che inizia oggi. Facciamolo diventare realtà.

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