Endpoint surrogato

Negli studi clinici, un endpoint surrogato (o marker surrogato) è una misura dell’effetto di un trattamento specifico che può correlarsi con un endpoint clinico reale ma non ha necessariamente una relazione garantita. Il National Institutes of Health (USA) definisce l’endpoint surrogato come “un biomarcatore destinato a sostituire un endpoint clinico”.

I marcatori surrogati sono utilizzati quando l’endpoint primario è indesiderato (ad esempio, la morte), o quando il numero di eventi è molto piccolo, rendendo così poco pratico condurre uno studio clinico per raccogliere un numero statisticamente significativo di endpoint. La FDA e altre agenzie di regolamentazione spesso accettano prove da studi clinici che mostrano un beneficio clinico diretto ai marcatori surrogati.

I punti finali surrogati possono essere ottenuti da diverse modalità, come, punteggi comportamentali o cognitivi, o biomarcatori da elettroencefalografia (qEEG), MRI, PET, o biomarcatori biochimici.

Un correlato non fa un surrogato. È un malinteso comune che se un risultato è un correlato (cioè correlato con il vero risultato clinico) può essere usato come un valido punto finale surrogato (cioè, una sostituzione del vero risultato clinico). Tuttavia, una corretta giustificazione per tale sostituzione richiede che l’effetto dell’intervento sul punto finale surrogato predica l’effetto sul risultato clinico – una condizione molto più forte della correlazione. In questo contesto, si usa il termine criteri di Prentice.

Il termine “surrogato” non dovrebbe essere usato nella descrizione dei punti finali. Invece, le descrizioni dei risultati e le interpretazioni dovrebbero essere formulate in termini che designano la natura specifica e la categoria della variabile valutata.

Un endpoint surrogato di uno studio clinico è una misurazione di laboratorio o un segno fisico usato come sostituto di un endpoint clinicamente significativo che misura direttamente come un paziente si sente, funziona o sopravvive. Ci si aspetta che i cambiamenti indotti da una terapia su un endpoint surrogato riflettano i cambiamenti in un endpoint clinicamente significativo.

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