Festa delle luci (Lione)

Risparmiata dalla pesteModifica

Le origini della festa risalgono al 1643 quando Lione fu colpita dalla peste. L’8 settembre 1643, i consiglieri comunali (échevins) promisero di rendere omaggio a Maria se la città fosse stata risparmiata. Da allora, una solenne processione si reca alla Basilica di Fourvière l’8 dicembre (festa dell’Immacolata Concezione) per accendere candele e fare offerte in nome di Maria. In parte, l’evento commemora così il giorno in cui Lione fu consacrata alla Vergine Maria.

Inaugurazione di una statuaModifica

Nel 1852, divenne una festa popolare quando una statua della Vergine Maria fu eretta accanto alla Basilica, dominando la città. Diventata un punto focale della festa, la statua fu creata dal famoso scultore Joseph-Hugues Fabisch e fu sponsorizzata da diversi notabili cattolici lionesi. Fu poi accettata da Maurice Cardinale de Bonald nel 1850. L’inaugurazione della statua doveva avvenire l’8 settembre 1852, giorno della celebrazione della Natività della Vergine. Tuttavia, l’inondazione della Saona impedì che la statua fosse pronta. L’arcivescovo, con l’accordo di un comitato di laici, scelse quindi di spostare la data all’8 dicembre.

Nel 1852 a Lione, l’8 dicembre era già una festa per l’Immacolata Concezione della Vergine. Prima dell’inaugurazione, tutto era pronto per i festeggiamenti: La statua fu illuminata con razzi, i fuochi d’artificio furono preparati per essere lanciati dalla cima della collina di Fourvière e le bande musicali furono preparate per suonare nelle strade. I cattolici di spicco dell’epoca suggerirono di illuminare le facciate delle loro case come si faceva tradizionalmente per i grandi eventi come le processioni reali e le vittorie militari.

Tuttavia, la mattina del grande giorno, una tempesta si abbatté su Lione. Il maestro di cerimonie decise frettolosamente di annullare tutto e di rimandare le celebrazioni ancora una volta alla domenica successiva. Alla fine il cielo si schiarì e i lionesi, che aspettavano con ansia l’evento, illuminarono spontaneamente le loro finestre, scesero nelle strade e accesero razzi per illuminare la nuova statua e la cappella di Notre-Dame-de-Fourvière, poi sostituita dalla Basilica. Il popolo cantava canzoni e gridava “Vive Marie!” fino a tarda notte. Questa celebrazione fu poi ripetuta di anno in anno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.