Frau Perchta, the Belly-Slitter

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Frau Perchta, a volte conosciuta come “la pancia-slitter” per la punizione che si dice infligga ai bambini disobbedienti o pigri, è una figura del folklore alpino di Austria e Germania per molti versi simile al Krampus.

“Perchta” è solo una grafia o un nome per questa figura, che può anche essere chiamata Pehrta, Berchte, Berta, e una miriade di altri nomi. Una rappresentazione particolarmente buona della figura, una xilografia del 1750, la identifica come “Butzen-Bercht”, con la parola “Butzen” che deriva da una parola per “uomo nero”. Questa parola appare anche in una classica canzone tedesca per bambini del 19° secolo e nel gioco “Es Tanzt Ein Bi-Ba Butzemann”, o “A Bogeyman is Dancing”, di cui sentiamo uno spezzone all’inizio dello spettacolo.

La xilografia in questione raffigura un personaggio simile a un trono con il naso gocciolante e verrucoso, che porta sulla sua schiena un cesto pieno di bambini urlanti, tutte ragazze. Si trova davanti alla porta aperta di una casa dove altre bambine stanno urlando, e tiene in mano un bastone dall’aspetto pericoloso e una conocchia, il bastone usato per tenere le fibre che saranno filate in lana o lino su un filatoio. L’importanza dell’illustrazione è il modo in cui sottolinea il legame di Perchta con la filatura e con le donne della famiglia responsabili di questo compito. La xilografia presenta anche un testo che dettaglia deliziosamente una serie di orribili minacce pronunciate da Perchta, lette drammaticamente da Mrs. Karswell.

Il nome di Perchta deriva dalla sua associazione con l’Epifania o Dodicesima Notte, il 6 gennaio, l’ultimo dei “Dodici Giorni” o notti di Natale, la “Stagione Stregata”, di cui abbiamo parlato l’anno scorso nel nostro episodio con quel nome. “Perchta” è una corruzione della parola giberahta nel vecchio termine alto tedesco per l’Epifania, “giberahta naht”, che significa “la notte dello splendore o della manifestazione”.

Ora c’è un altro nome che molti di voi avranno incontrato se avete letto su Perchta: Perchten, figure molto simili ai Krampus. (Perchten è plurale. Il singolare è Percht.)

"Berchtengehen" ("Andare come Perchten") da illustrierte Chronik der Zeit (1890)
“Berchtengehen” (“Andare come Perchten”) da illustrierte Chronik der Zeit (1890)

Mentre la prima menzione di Perchta appare intorno al 1200, la parola “Perchten” non viene utilizzata fino a secoli dopo. Nel 1468, appare un riferimento al suo seguito, ma i suoi membri non sono chiamati Perchten, né assomigliano esplicitamente ai Perchten come li pensiamo oggi. In questa fase della mitologia di Perchta, la compagnia che lei guida è più spesso intesa come spiriti dei defunti. Con il tempo, e i frequenti attacchi dal pulpito, la compagnia pagana di Perchta venne ad essere comunemente temuta non come fantasmi ma come demoni, qualcosa di presumibilmente più vicino alle figure cornute che conosciamo oggi. Nel XV secolo, si era sviluppata una tradizione che prevedeva processioni in costume o apparizioni di queste figure. La prima illustrazione che abbiamo di Perchta sembra mostrare non la figura stessa, ma in realtà un mascheratore che impersona “Percht dal naso di ferro”. Appare nel 1411 in Die Pluemen der Tugent (“I fiori della virtù”) del poeta sudtirolese Hans Vintler.

Frau Perchta (a destra) da Die Pluemen der Tugent di Hans Vintler
Frau Perchta (a destra) da Die Pluemen der Tugent di Hans Vintler

Questo naso a becco di Perchta può essere collegato all’antica connessione della figura con la classica strix (plurale striges) che appare sia nei testi greci che latini. La strix è un uccello del malaugurio, spesso pensato come un gufo, che visitava gli umani di notte per nutrirsi di sangue e carne. Rappresentazioni di Perchta o del Perchten in forma di uccello appaiono nelle figure di Schnabelperchten (“Perchten con il becco”) che appaiono nella città di Rauris, Austria.

Schnabelperchten a Rauris

In aggiunta a Perchta che minaccia di tagliare il ventre dei disobbedienti, si dice che a volte calpesti coloro che la offendono. In certe regioni, è la Stempe, o la Trempe (dalle parole tedesche per “timbro” o “calpestare”) che appare per spaventare i disobbedienti nella dodicesima notte. Un poema medievale, che allude al terribile Stempe, citato nella Deutsche Mythologie di Grimm, viene letto da Mrs. Karswell.

Un modo per evitare l’ira di Perctha era quello di preparare certi cibi, in particolare un porridge chiamato Perchtenmilch, che sarebbe stato parzialmente consumato dalla famiglia la Dodicesima Notte con una porzione messa da parte come offerta al Perchten. Certi segni, che il porridge era stato gustato dagli spiriti che viaggiavano di notte, potevano fornire presagi per l’anno a venire. La signora Karswell legge un resoconto austriaco del 1900 che li descrive in dettaglio.

Questa usanza di lasciare offerte in questa notte fu spesso condannata dal clero in Austria e Germania, e sentiamo deridere una pratica simile che coinvolge i “Beati” svizzeri (sälïgen Lütt) in un resoconto del XVII secolo di Renward Cysat, un impiegato comunale di Lucerna.

I morti che accompagnano Perchta e consumano queste offerte sono in molti racconti chiamati Heimchen, gli spiriti dei bambini che non hanno ricevuto il battesimo. Vengono raccontate diverse storie di Perchta e dei suoi Heimchen dalla Deutsche Mythologie di Jacob Grimm.

La nostra puntata si conclude esaminando una particolare connessione tra Perchta e l’amata figura inglese e americana di Mother Goose.

Perchta/Holda con l'Heimchen
Perchta/Holda con l’Heimchen

(Materiale in questo episodio tratto dal mio libro, Il Krampus e il vecchio, scuro Natale.)

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