Guida sotto l’effetto di droghe: Prevalenza negli incidenti stradali in Italia e considerazioni sulla legislazione sui limiti di per sé

Obiettivo: L’obiettivo di questo studio è stato quello di presentare la prevalenza e le concentrazioni di droghe nei campioni di sangue dei conducenti coinvolti in incidenti stradali (RTA) e di discutere gli effetti dell’adozione di diversi valori limite di concentrazione proposti o applicati in altri paesi europei sul numero di reati di guida sotto l’influenza di droghe (DUID).

Metodi: Sono stati analizzati campioni di sangue di conducenti coinvolti in incidenti stradali nella provincia di Padova dal 2014 al 2017 per la presenza di alcol e droghe. La prevalenza dei soggetti positivi è stata riportata per ogni sostanza adottando i limiti di quantificazione (LOQ) del nostro laboratorio e i valori di cutoff di concentrazione proposti e/o utilizzati in altri paesi europei. È stata calcolata la riduzione dei casi di guida sotto l’effetto di droghe illecite applicando diversi cutoff.

Risultati: Sono stati analizzati quattromilaquattrocentoquarantatre campioni di sangue: il 23,7% è risultato positivo all’alcol e il 19,9% alle droghe psicoattive, con prevalenze di polidroga e di abuso di alcol-droga rispettivamente del 4,5 e del 6%. Le droghe più frequentemente rilevate erano cannabinoidi (9,7%) e cocaina (7,2%), seguite da benzodiazepine (4,1%), oppiacei (1,9%) e altri oppiacei (1,7%). I barbiturici, le anfetamine e la ketamina sono stati identificati in un numero molto minore di casi. La diminuzione complessiva dei casi di DUID quando si adottano diversi cutoff rispetto ai casi al di sopra dei LOQ era tra l’8 e l’84%. L’adozione di LOQ elevati come quelli utilizzati nel progetto di ricerca dell’Unione Europea sulla guida sotto l’influenza di droghe, alcol e medicinali (DRUID) diminuisce il numero ipotetico di reati DUID di un quarto, e i limiti di per sé proposti come ampiamente equivalenti a una concentrazione di alcol nel sangue (BAC) tra 0.2 e 0,8 g/L riducono drasticamente i casi di DUID (cocaina -81%, cannabis -79%, oppiacei -97%, oppiacei -96%, e anfetamine -77%); nessun campione positivo alla ketamina era sopra il cutoff.

Conclusioni: L’implementazione nella legislazione italiana di limiti analitici elevati o di limiti di per sé basati su concentrazioni dannose potrebbe portare a perseguire un numero molto più basso di conducenti drogati coinvolti in incidenti stradali, con una diminuzione dal 25% a più dell’80% a seconda dei limiti.

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