Hai il paiai? Il paiai battuto a mano ora è legale

29 novembre 2011
Martha Cheng,


Foto di Monte Costa

Daniel Anthony che batte i poi. Foto originariamente tratta dall’articolo Haleiwa Farmers’ Market Taro Celebration.

Daniel Anthony ed io abbiamo avuto un rapporto difficile. Due anni fa (wow, è passato davvero così tanto tempo?), in un precedente lavoro di scrittura, ho pubblicato una foto di lui che martellava e vendeva paiai, il denso precursore del poi, in un mercato contadino. Il Dipartimento della Salute l’ha vista e ha messo fuori legge i suoi paiai pestati a mano. I grandi no-no: la preparazione all’aria aperta, la pietra porosa e il legno usati per pestare il taro. “Sei tu che mi hai messo nei guai”, diceva ogni volta che ci incrociavamo da allora. Poi ho scritto sulla sua situazione del paiai; Amy Brinker, una studentessa di legge, l’ha letto e, di conseguenza, si è presa la responsabilità di legalizzare il paiai durante l’ultima sessione legislativa. Così eccoci qui, due anni dopo, e finalmente sto comprando legalmente il paiai da Anthony per il contorno del Ringraziamento (per accompagnare il mio tacchino imu della MAO Farms). Ora posso anche comprarlo da Whole Foods.

Non è economico – 15 dollari la libbra – ma Anthony dice che se non puoi pagare il prezzo, pestalo da solo. Avendo quasi distrutto la mia fede nuziale l’ultima volta che l’ho pestato, direi che per me è più conveniente comprarlo.

Anthony è stupito che questa sua nuova attività legale stia producendo un reddito vivibile (anche se gli manca un po’ l’illecito, come un adolescente che non ha nulla contro cui ribellarsi), e spera di ispirare altri, soprattutto giovani, a seguire la sua strada. I suoi obiettivi: preservare la tradizione e istruire la gente su queste tradizioni. In questo momento sta lavorando con gli studenti della Kamehameha School per insegnare loro a pestare e forse anche a vendere paiai come una raccolta di fondi più rilevante rispetto, ad esempio, alle caramelle e ai cioccolatini di massa.

L’altra sua attuale crociata è quella di convincere più agricoltori a coltivare il taro. Dal suo punto di vista, non c’è abbastanza offerta per la domanda, e senza il taro coltivato alle Hawaii, come farà a vendere i paiai hawaiani?

I paiai di Mana Ai sono disponibili chiamando il 542-1326 o inviando una e-mail a [email protected]. Giovedì consegne a Whole Foods Kahala. manaai.com

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