Osservatore e critico della società
Adams si dimise da direttore della North American Review nel 1876 in una disputa elettorale con i fedeli editori repubblicani. L’anno seguente lasciò Harvard e si stabilì con la moglie a Washington, dove poteva più facilmente portare avanti le sue ricerche storiche. Nel 1879 tornarono in Europa, passando gran parte dell’inverno a Londra, spesso in compagnia del loro caro amico Henry James. Prima del loro ritorno in America, nell’autunno del 1880, apparve un romanzo anonimo che trattava la vita politica e sociale di Washington con il titolo Democrazia; la paternità di Adams di questo vivace pezzo sarebbe rimasta un segreto ben custodito fino al 1909.
Vissuti nuovamente a Washington, gli Adams stabilirono la loro piccola corte, uno splendido circolo di cinici sentimentali che includeva John Hay e sua moglie, il brillante geologo e scrittore Clarence King, e l’anziano senatore Don Cameron e sua moglie, Elizabeth. Elizabeth, sempre preferita da Adams, servì come modello per Catherine nel suo secondo romanzo, lo pseudonimo Esther (1884). Il personaggio del titolo era basato sulla moglie di Adams, ed è un ritratto tenero e toccante. Nel 1885 morì il padre di Marian Adams; lei sprofondò rapidamente in una condizione maniaco-depressiva e il 7 dicembre si suicidò. “Per dodici anni ho avuto tutto ciò che più desideravo sulla terra”, scrisse Henry Adams a un amico; improvvisamente sembrava non avere nulla.
Sei mesi dopo la morte della moglie, Adams e l’artista John La Farge partirono per il Giappone. Adams tornò in tempo per stare accanto al letto di morte di suo padre nel novembre 1886. Andò poi a Washington e completò la Storia. Seguirono altri viaggi, in particolare un viaggio in Polinesia, sempre con La Farge, nel 1890. Una delle donne indigene ammirate da Adams fornì il materiale per Memorie di Marau Taaroa, ultima regina di Tahiti (1893). Dai mari del sud lo scrittore-viaggiatore si recò in Francia.
Nel 1904 Adams stampò privatamente Mont-Saint-Michel e Chartres, un classico studio dell’architettura, del pensiero e dello spirito del Medioevo (un’edizione commerciale apparve nel 1913). In questo libro la Vergine di Chartres è il simbolo dell’unità del XIII secolo. Per la sua prossima grande opera trovò anche un simbolo dominante in Francia: la dinamo che osservò all’Esposizione di Parigi del 1900 esprimeva in qualche modo per lui la “molteplicità” del XX secolo. Questo fu il soggetto del libro per il quale è meglio ricordato, The Education of Henry Adams (edizione privata 1907; pubblicato 1918). Abitualmente chiamato la sua autobiografia, è in realtà la storia di un’epoca.
Adams trascorse i suoi ultimi anni a Washington, circondato da nipoti e visitato da una nuova generazione dell’élite sociale e politica americana. Approvò la decisione del presidente Wilson di entrare nella prima guerra mondiale perché sperava che avrebbe portato il paese ad un’alleanza atlantica permanente. Adams morì tranquillamente nella sua casa il 26 marzo 1918. Fu sepolto nel cimitero di Rock Creek accanto alla tomba di sua moglie, senza alcun segno di riconoscimento tranne la bella statua che aveva commissionato ad Augustus Saint-Gaudens per lei.