GuidingEdit
Honeyguide è chiamato così per una notevole abitudine vista in una o due specie: guidare l’uomo alle colonie di api. Una volta aperto l’alveare e preso il miele, l’uccello si nutre delle larve e della cera rimanenti. Questo comportamento è stato ben studiato nel paraplegia maggiore; alcune autorità (seguendo Friedmann, 1955) affermano che si verifica anche nel paraplegia squamoso, mentre altri non sono d’accordo (Short e Horne, 2002). I guardiani del miele selvatici hanno dimostrato la capacità di comprendere un richiamo umano per accompagnarli alla ricerca del miele. Alcuni esperti credono che la co-evoluzione dei guardiani del miele con gli esseri umani risalga all’antenato umano Homo erectus, che fabbricava strumenti di pietra, circa 1,9 milioni di anni fa. Nonostante la credenza popolare, nessuna prova indica che gli honeyguides guidano il tasso del miele; anche se esistono video su questo, ci sono state accuse che sono stati messi in scena.
Anche se la maggior parte dei membri della famiglia non sono noti per reclutare “seguaci” nella loro ricerca di cera, sono anche indicati come “honeyguides” per estrapolazione linguistica.
BreedingEdit
Il comportamento di riproduzione di otto specie in Indicator e Prodotiscus è noto. Sono tutti parassiti della covata che depongono un uovo in un nido di un’altra specie, deponendo le uova in serie di circa cinque durante un periodo di 5-7 giorni. La maggior parte favorisce le specie che nidificano in buchi, spesso i relativi barbi e picchi, ma Prodotiscus parassita i nidi a coppa come gli occhi bianchi e i warblers. I nidiacei di honeyguide sono stati conosciuti per espellere fisicamente i pulcini dei loro ospiti dai nidi e hanno ganci aguzzi sui loro becchi con cui perforano le uova degli ospiti o uccidono i nidiacei.
Gli uccelli honeyguide africani sono noti per deporre le loro uova nei nidi sotterranei di altre specie di uccelli mangia-ape. I pulcini del guardiano del miele uccidono i piccoli dell’ospite usando i loro becchi aguzzi appena dopo la schiusa, proprio come fanno i piccoli del cuculo. La madre del guardiano del miele si assicura che il suo pulcino si schiuda per primo incubando internamente l’uovo per un giorno in più prima di deporlo, in modo che abbia un vantaggio nello sviluppo rispetto alla prole dell’ospite.