L’incredibile romanzo di debutto di Sarah Gerard, Binary Star, segue una giovane coppia danneggiata (lei soffre di anoressia, lui di alcolismo) in un fatidico viaggio attraverso l’America. Anche se tecnicamente è appena più lungo di 150 pagine, ha comunque un grande impatto in un breve lasso di tempo. Gerard sceglie i suoi libri preferiti sotto le 150 pagine.
Nulla contro i romanzi tentacolari di 700 pagine, ma io tendo ad amare i piccoli libri che fanno un grande rumore. Questi romanzieri lavorano su piccola scala perché realizzano le loro opere con eccezionale potenza, grazia e complessità e non hanno bisogno di insistere su un punto forte. I libri di questa lista mescolano forme e generi, o evitano del tutto le categorie. Sono oscuri e filosofici, arguti e profondi, e sono brevi, tutti sotto le 150 pagine. Sono molti dei miei preferiti. Spero che vi piacciano.
1. Cuore di tenebra di Joseph Conrad – Ho letto questo romanzo diverse volte e ogni volta sono sbalordito dalla sua complessità, lirismo e – specialmente oggi – risonanza contemporanea. Marlowe scende in un paese sconosciuto per affrontare la vera depravazione. È circondato dall’oscurità, letterale e spirituale, e il pericolo lo circonda. Questa è una storia densa e psicologica sull’avidità colonialista e su ciò che significa essere “civilizzati”. Il solo ricordo mi terrorizza in un modo che posso solo descrivere come squisito.
2. Train Dreams di Denis Johnson – Mi sento così profondamente per Robert Grainier, il protagonista di questo splendido romanzo d’epoca. E’ un personaggio splendidamente disegnato e riflessivo che si prende il suo tempo lavorando in un’America di fine secolo dove niente rimane lo stesso per molto tempo, e le persone che non hanno molto possono perdere tutto in un istante. Il realismo scarno ma vivido di Johnson radica il lettore nel paesaggio mentre il tempo è scivoloso come la memoria, o scivoloso come un’epoca che scompare.
3. The Hour of the Star di Clarice Lispector – Non ho fatto mistero del fatto che la Lispector è la mia scrittrice preferita. La sua opera trascende tutte le categorie e arriva al nucleo di ciò che significa essere vivi, scrivere, nel tempo, in questo momento presente. L’ora della stella fu uno dei due romanzi che scrisse simultaneamente nei mesi precedenti la sua morte, che sembravano presagire la sua morte. Racconta la storia di una giovane donna che interpreta il processo della propria creazione nel tempo reale del romanzo. La sua scena finale è tragica, bella e straziante, e la traduzione di Benjamin Moser è eccellente.
4. Sleepless Nights di Elizabeth Hardwick – Sembra quasi impossibile spiegare la densità e la precisione della prosa della Hardwick senza citarla direttamente. Non lineare ed essenzialmente senza trama, questo romanzo altamente autobiografico è tenuto insieme dalla pura potenza della scrittura, dai personaggi che occasionalmente ritornano, e dalla candida emozione del suo stile alternato di narrazione e cronaca. Lentamente, la storia della vita di una donna emerge sullo sfondo del Kentucky e di New York City, e cattura l’ansia e il solipsismo di scrivere, amare e invecchiare durante un momento veramente storico.
5. The Plains di Gerald Murnane – L’opera di Murnane si legge come una proposta filosofica. Le “pianure” nel suo terzo romanzo hanno il valore di tutto ciò che segue e di più: il paesaggio della mente, la pratica di una forma d’arte, un’area geografica, la memoria, un luogo immaginato, la mente inconoscibile di un altro, un libro non letto, e tutto ciò che è inconoscibile ma richiede un’esplorazione. Tutti i suoi libri, ma specialmente questo, sono multistrato, sconcertanti, eleganti e affascinanti. È senza dubbio uno dei più interessanti scrittori viventi.
6. The Beauty of the Husband di Anne Carson – Sto correndo un rischio mettendo questo libro nella categoria “romanzo”, o in qualsiasi categoria. E’ narrativa, ma la Carson lo definisce anche un saggio, anche se è scritto più come una serie di poesie, che la Carson in realtà chiama tanghi. Racconta la storia di un primo matrimonio che va in pezzi, completa di dolore e tradimento, nostalgia e desiderio, e allusioni a diverse altre opere letterarie in un saggio senza soluzione di continuità sull’idea di Keats che la bellezza è verità. Inutile dire che la scrittura di Carson è così originale da sfidare la sintesi.
7. Miss Lonelyhearts di Nathanael West – Questa tragicommedia dell’era della Depressione mette in moto tutta la grottesca sofferenza della Divina Commedia di Dante intorno a una redazione di New York il giorno in cui la fede della sua protagonista comincia a mostrare crepe. Miss Lonelyhearts è un cronista di consigli i cui colleghi non lo prendono sul serio, ma che porta il peso del mondo, o dei suoi lettori, sulle sue spalle. Avendo West lavorato nei giornali, il suo stile è snello e puntuale, si toglie di mezzo per la storia, che vi strapperà il cuore.
8. L’anno mancante di Juan Salvatierra di Pedro Mairal – Questo è un semplice mistero costruito molto abilmente nello schema delle pergamene di Juan Salvatierra: la storia scorre da un capitolo all’altro, come il movimento del fiume Uruguay che costeggia la città natale di Salvatierra, Barrancales, Argentina. Il fiume scorre anche attraverso i dipinti sulle pergamene, letteralizzando il flusso della storia. Ma la storia si inverte quando Miguel Salvatierra scava nel passato della sua famiglia, come il movimento delle pagine che girano da destra a sinistra, ricordando che i rotoli raccontano una storia che può essere ripercorsa. The Missing Year è un libro atmosferico e sobrio con ambientazioni e personaggi vividi, un vero piacere da leggere.
9. Not to Disturb di Muriel Spark – Pochi scrittori hanno raggiunto l’incisività e l’arguzia di Muriel Spark in questa novella gotica, spesso trascurata, sulla servitù che si implica in un omicidio compiuto al momento (e in modo udibile) dal loro barone e dalla loro baronessa in una stanza in cui non è loro permesso entrare. Ha tutte le caratteristiche dei migliori lavori di Spark: ricchi riferimenti letterari, scandalo, giochi di parole intelligenti, umorismo slapstick. È anche molto cattivo, e include uno dei più strani e divertenti matrimoni improvvisati della letteratura.
10. Ethan Frome di Edith Wharton – È difficile immaginare una tragedia più poetica di Ethan Frome o una scrittrice più poetica di Edith Wharton. Probabilmente sono passati vent’anni da quando avete letto questo libro, quindi vi imploro: andate oggi stesso nella vostra libreria locale indipendente e rileggetelo. Scivolerete dentro la disperazione di Ethan come se fosse la vostra, e vorrete che lui trovi il dolce amore che merita con Mattie, e piangerete, piangerete, piangerete quando incontrerà il suo destino. Oh, Ethan! Io ti capisco! Ti capisco davvero.