Anche se THE JUNGLE BOOK sembra zoppicare con un ritmo lento, cattura l’attenzione con la sua splendida fotografia in Technicolor di foreste lussureggianti, un incendio nella foresta brillantemente messo in scena e la “Città perduta” dove il tesoro nascosto porta gli uomini all’avidità e alla distruzione. I primi piani degli animali della giungla sono splendidamente ripresi e tutte le loro scene sono ben messe in scena.
Nel ruolo di Mowgli, il ragazzo allevato dai lupi, SABU ha l’aspetto feroce di un bambino-lupo, anche se impara a conversare in inglese terribilmente presto, grazie ad una continuità di montaggio discontinua. ROSEMARY DeCAMP è sua madre, che lo adora e che alla fine accetta il fatto che lui debba tornare nel regno della foresta dove regna piuttosto che stare con gli uomini.
Joseph CALLEIA è formidabile nel ruolo di uno degli avidi cercatori d’oro, che segna le tracce di Sabu in modo che lui possa trovare “La città perduta”. Anche JOHN QUALEN è eccellente in un altro ruolo di supporto.
La musica di Miklos Rozsa non ha abbastanza forza nella colonna sonora, ovattata dietro tutti i dialoghi e i suoni della giungla, quindi non ottiene il suo dovuto nonostante alcune buone orchestrazioni. Suona meglio su spezzoni registrati del film.
Un fantasy della mia infanzia che non registra con la stessa forza di allora, ma riesce comunque a tenere vivo l’interesse con le sue scenografie visivamente interessanti create da Vincent Korda. TCM sta mostrando una stampa Technicolor del film migliore di quella rilasciata nella versione Public Domain anni fa, che fu nominata per quattro Oscar, incluso uno per la sua cinematografia a colori.