Lingue Mon-Khmer, famiglia linguistica inclusa nel ceppo austroasiatico. Le lingue Mon-Khmer costituiscono la famiglia linguistica indigena del sud-est asiatico continentale. Si estendono a nord fino alla Cina meridionale, a sud fino alla Malesia, a ovest fino allo stato di Assam in India e a est fino al Vietnam. Le lingue Mon-Khmer più importanti, con popolazioni superiori a 100.000 persone, sono il vietnamita, il Khmer, il Muong, il Mon, il Khāsi, il Khmu e il Wa.
La famiglia consiste di circa 130 lingue, la maggior parte delle quali non sono, o sono molto raramente, scritte. Diverse lingue sono parlate solo da poche centinaia di parlanti e sono in imminente pericolo di estinzione; queste includono Phalok, Iduh, Thai Then, Mlabri, Aheu, Arem, Chung (Sa-och), Song di Trat, Samrai, Nyah Heuny, Che’ Wong, e Shompe. La famiglia è sottoclassificata in 12 rami: Khasian, Palaungic, Khmuic, Pakanic, Vietic, Katuic, Bahnaric, Khmeric, Pearic, Monic, Aslian, e Nicobarese. C’è stata riluttanza in passato nell’accettare il vietico, che include il vietnamita, come un ramo del Mon-Khmer, ma studi recenti lo rendono abbastanza certo. Si pensava anche che il nicobarese formasse una famiglia separata nel ceppo austroasiatico, ma dati recenti di questo ramo poco conosciuto confermano la sua inclusione nel Mon-Khmer. Le lingue chamiche del Vietnam e della Cambogia, che sono state incluse da alcuni studiosi nella famiglia Mon-Khmer, sono state ora riclassificate come austronesiane.