Scopo: Lo scopo di questo studio era di scoprire il ruolo e il meccanismo d’azione dell’olio di neem come bloccante della fertilità postcoitale nel topo.
Metodi: Le femmine di topo sono state iniettate con olio di neem (20 o 40 µl) chirurgicamente in ogni corno uterino il giorno 2 postcoitum (pc). Entrambi i corni uterini di ogni topo sono stati iniettati. L’olio di arachide è servito come veicolo di controllo. Il successo della gravidanza è stato determinato dal numero di embrioni impiantati il giorno 8 pc e dal numero di feti vivi negli uteri il giorno 18 pc. Il fattore di crescita trasformante-α (TGFα), il fattore di crescita epidermico (EGF) e il recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) sono stati immunolocalizzati nelle sezioni dell’utero incluse nella paraffina alle 0600 ore del giorno 5 pc. Gli embrioni non impiantati sono stati valutati negli uteri alle ore 2000 del giorno 5 pc. Le secrezioni uterine sono state valutate per l’infiltrazione di leucociti il giorno 4 fino al giorno 8 pc.
Risultati: Il numero di siti di impianto al giorno 8 pc e il numero di feti vivi al giorno 18 pc erano inferiori negli animali trattati con olio di neem rispetto ai rispettivi animali di controllo ad entrambe le concentrazioni di olio di neem (20 e 40 µl/corno uterino). L’olio di neem ha anche causato il riassorbimento di alcuni embrioni tra il giorno 8 pc e il giorno 18 pc. Nei topi trattati con olio di neem, l’immunocolorazione dell’EGFR è diminuita nell’epitelio luminale e ghiandolare ed è aumentata nello stroma come determinato alle 0600 ore del giorno 5 pc. Le secrezioni uterine dal giorno 4 al giorno 6 pc dei topi trattati con olio di neem hanno mostrato una massiccia infiltrazione di leucociti. Gli embrioni preimpianto non impiantati, sottosviluppati, degenerati o allo stadio di blastocisti, sono stati recuperati dagli uteri dopo il lavaggio alle ore 2000 del giorno 5 pc dagli animali trattati con olio di neem. Un certo numero di embrioni non impiantati recuperati hanno mostrato l’attaccamento diretto dei leucociti alla loro zona pellucida. Si ritiene che le secrezioni di questi leucociti possano essere responsabili del sottosviluppo dei primi embrioni e quindi dell’inibizione dell’impianto. L’esatta interazione di questi leucociti e delle loro secrezioni con gli embrioni precoci è in fase di studio.
Conclusioni: Il trattamento intrauterino postcoitale dell’olio di neem durante il periodo preimpianto causa il blocco della fertilità nel topo abbassando la localizzazione di EGFR nell’epitelio luminale e ghiandolare, causando l’infiltrazione massiccia di leucociti negli uteri, degenerando i primi embrioni e causando il riassorbimento embrionale post-impianto negli uteri. Viene discusso il possibile meccanismo d’azione dell’olio di neem.