Pro e contro di ultra-alto campo MRI/MRS per l’applicazione umana

Magnetic resonance imaging e tecniche spettroscopiche sono ampiamente utilizzati negli esseri umani sia per applicazioni diagnostiche cliniche e in aree di ricerca di base come neuroimaging cognitivo. Negli ultimi anni, nuovi sistemi di risonanza magnetica umana sono diventati disponibili operando a campi magnetici statici di 7 T o superiore (≥ 300 MHz frequenza protonica). L’imaging di oggetti di dimensioni umane a tali alte frequenze presenta diverse sfide tra cui campi di radiofrequenza non uniformi, artefatti di suscettibilità migliorati e depositi di energia a radiofrequenza più elevati nel tessuto. Dall’altro lato della scala sono guadagni in rapporto segnale-rumore o contrasto-rumore che consentono di visualizzare strutture più sottili e piccoli effetti fisiologici da rilevare. Questa recensione presenta una panoramica di alcuni degli ultimi sviluppi metodologici in MRI/MRS umano ultra-alto campo così come le applicazioni cliniche e scientifiche associate. L’enfasi è data alle tecniche che beneficiano particolarmente dal cambiamento delle caratteristiche fisiche ad alti campi magnetici, tra cui susceptibility-weighted imaging e tecniche di contrasto di fase, imaging con X-nuclei, spettroscopia MR, imaging CEST, così come la RM funzionale. Inoltre, gli sviluppi metodologici più generali come la trasmissione parallela e la correzione del movimento saranno discussi che sono necessari per sfruttare il pieno potenziale di campi magnetici più elevati, e una panoramica delle considerazioni fisiologiche pertinenti dell’esposizione umana alto campo magnetico è fornito.

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