Robert Emmet, (nato nel 1778, Dublino-morto il 20 settembre 1803, Dublino), leader nazionalista irlandese che ispirò la rivolta abortita del 1803, ricordato come un eroe romantico delle cause perse irlandesi.
Come suo fratello maggiore Thomas, Robert Emmet fu coinvolto con gli United Irishmen e dal 1800 al 1802 fu sul continente con i loro leader in esilio, che, con il sostegno francese, stavano progettando un’insurrezione contro il dominio inglese. Tornato in Irlanda nell’ottobre 1802, si nascose nella casa di suo padre vicino a Milltown mentre picche e altre armi grezze venivano raccolte e conservate a Dublino. Nel 1803 la mano di Emmet fu forzata da un’esplosione in uno dei suoi depositi segreti di armi, ed egli convocò una rivolta il 23 luglio. L’insurrezione mal pianificata finì nella confusione più totale. Il contingente di Wicklow non arrivò mai; gli uomini di Kildare si ritirarono pensando che l’insurrezione fosse stata rimandata; mentre gli uomini di Broadstairs aspettavano invano il segnale. Indossando un’uniforme verde e bianca, Emmet marciò con una piccola banda contro il castello di Dublino. Sulla strada incontrarono il Lord Kilwarden e suo nipote, li tirarono fuori dalla loro carrozza e li uccisero. Rendendosi conto che la causa era persa, Emmet fuggì e si nascose nelle Wicklow Mountains. Si trasferì poi a Harold’s Cross per essere vicino alla sua fidanzata, Sarah Curran, con la quale sperava di fuggire in America. Fu catturato il 25 agosto, processato per tradimento e impiccato il 20 settembre 1803.
Le canzoni di Thomas Moore, “She is far from the land where her young hero sleeps” e “Oh breathe not the name” furono ispirate dalla storia d’amore di Emmet con Curran.