“St. Lawrence Island, Alaska, è nota sia archeologicamente che storicamente per il suo importante ruolo nello sviluppo delle culture artiche. Situata nel Mare di Bering, si trova a meno di 200 miglia a sud dello Stretto di Bering, circa 125 miglia a sud-ovest di Nome sulla terraferma dell’Alaska, e la sua punta nord-occidentale è a sole 40 miglia dalla Siberia. Si crede che sia una delle poche parti non sommerse rimaste di un ponte di terra che collegava il Nuovo e il Vecchio Mondo durante il Pleistocene e che permetteva ai gruppi migratori dall’Asia di entrare in Nord America. Le culture eschimesi preistoriche e storiche dell’isola mostrano legami con gruppi su entrambi i lati dello Stretto di Bering.
L’isola contiene una serie di siti significativi nello sviluppo della preistoria del Mare di Bering, e ha prodotto un ampio record artefatto importante per stabilire una cronologia per l’occupazione della regione. Questa cronologia culturale preistorica, che continua ad essere riformulata, è generalmente la seguente: Periodo del Vecchio Mare di Bering/Okvik (circa 1-700 d.C.), periodo Birnirk/Punuk (circa 500-1200 d.C.) e periodo Thule (circa 900-1500 d.C.). Assemblaggi risalenti a tutti questi periodi mostrano oggetti legati ad uno stile di vita artico di caccia ai mammiferi marini, con differenze stilistiche negli artefatti usati dai diversi gruppi.
Gli eschimesi storici dell’isola di San Lorenzo seguivano tradizionalmente uno stile di vita simile a quello dei loro antenati preistorici. Questi abitanti storici sono legati culturalmente ai gruppi eschimesi asiatici piuttosto che a quelli del Nord America. La loro lingua, lo Yupik siberiano (noto anche come Yupik siberiano centrale), è l’unica lingua parlata da persone su entrambi i lati dello stretto di Bering e mostra più chiaramente il loro continuo legame con i gruppi eschimesi dell’Asia siberiana.”
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