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The UnKiss è il soprannome dato dai fan di A Song of Ice and Fire per un bacio ricordato da Sansa Stark tra lei e Sandor Clegane, ma che in realtà non è avvenuto. Questo ha portato a molte speculazioni da parte dei fan su cosa voglia dire e intenda.
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Uno scontro di re
Verso la fine della battaglia delle Acque Nere, Sandor Clegane, il cui coraggio si era spezzato durante i combattimenti, trova la strada per la camera di Sansa Stark. Si sdraia sul suo letto e si addormenta in attesa di lei.
Sansa alla fine arriva. Il Mastino è molto ubriaco, più ubriaco di quanto lei abbia mai visto. Si offre di portare Sansa con sé perché ha intenzione di fuggire dalla città. Accenna ad andare a nord da qualche parte. Lei non capisce cosa voglia dire. Lui la spinge sul letto, le punta un pugnale alla gola e, ubriaco, le chiede di cantargli la canzone che gli aveva promesso prima. Sansa è troppo terrorizzata per ricordare le parole della canzone di Florian e Jonquil, ma canta invece l’Inno della Madre:
Gentile Madre, fonte di misericordia,
salva i nostri figli dalla guerra, noi preghiamo,
lascia stare le spade e ferma le frecce,
fai loro conoscere un giorno migliore.
Gentile Madre, forza delle donne,
aiuta le nostre figlie in questa mischia,
calma l’ira e doma la furia,
insegna a tutti noi una via più gentile.
Il Mastino tace e si toglie il pugnale dalla gola, e Sansa gli tocca delicatamente la guancia, sentendo un umido che era sangue e un umido che non era sangue (lacrime). Poco dopo si alza, si strappa il mantello bianco insanguinato e se ne va. Sansa scuote il mantello strappato e insanguinato e si rannicchia sotto di esso, rabbrividendo. Ser Dontos Hollard alla fine viene a dirle che la battaglia è vinta e la città è salva.
A Storm of Swords
Sansa arriva a ricordare questo scenario in modo leggermente diverso, ricordando che anche Sandor Clegane l’ha baciata.
Sansa ricorda il (dis)bacio:
Megga non sapeva cantare, ma era pazza per essere baciata. Lei e Alla facevano un gioco di baci a volte, confessò, ma non era lo stesso che baciare un uomo, tanto meno un re. Sansa si chiese cosa avrebbe pensato Megga nel baciare il Mastino, come aveva fatto lei. Lui era venuto da lei la notte della battaglia puzzando di vino e sangue. Mi ha baciato e ha minacciato di uccidermi, e mi ha fatto cantare una canzone.
Al contrario, mentre giace morente, Sandor pensa alla canzone che gli aveva cantato Sansa ma non menziona un bacio. Dice ad Arya Stark:
E l’uccellino, la tua bella sorella, sono rimasto lì nel mio mantello bianco e ho lasciato che la picchiassero. Ho preso la maledetta canzone, lei non l’ha mai data. Volevo prendere anche lei. Avrei dovuto farlo. Avrei dovuto scoparla a sangue e strapparle il cuore prima di lasciarla per quel nano.
Feast for Crows
Nel Nido dell’Aquila, Sansa Stark ricorda di nuovo il (dis)bacio in qualche dettaglio:
Quando le labbra del ragazzo toccarono le sue si ritrovò a pensare a un altro bacio. Poteva ancora ricordare come ci si sentiva, quando la sua bocca crudele premeva sulla sua. Lui era venuto da Sansa nell’oscurità mentre il fuoco verde riempiva il cielo. Ha preso una canzone e un bacio, e non mi ha lasciato altro che un mantello insanguinato.
Sansa ripensa al (dis)bacio quando le viene chiesto se sa cosa succede in un letto matrimoniale:
Pensò a Tyrion, e al Mastino e a come l’aveva baciata, e fece un cenno.
Citazioni
Vedrai, in A STORM OF SWORDS e nei volumi successivi, che Sansa ricorda che il Mastino l’ha baciata la notte in cui è venuto nella sua camera da letto… ma se guardi la scena, non lo fa mai. Questo alla fine significherà qualcosa, ma per ora è un tocco sottile, qualcosa che la maggior parte dei lettori potrebbe anche non cogliere.
Inserite questo sotto “narratore inaffidabile” e sentitevi liberi di riflettere sul suo significato…