FOTO:
Edward Steichen/Condé Nast VIA Getty Images
Alden Gay indossa un abito Chanel scintillante in un numero di Vogue del 1924
Coco Chanel, naturalmente, ebbe un ruolo enorme nel trasformare il guardaroba di tutto il decennio. La parigina ha sostituito i tessuti pesanti con il jersey sportivo e i tagli squadrati, ha dato il via alla tendenza della bigiotteria (salve, perle finte e ciondoli gioiello), ha creato il classico LBD nel 1926 e ha ispirato i pantaloni da donna “alla moda” indossandone un paio lei stessa in vacanza a Deauville.
FOTO:
Historia/REX/
Abito da sera 1923 di Jeanne Lanvin
Ma non era solo la sfilata di Chanel. La concorrenza proveniva dai contemporanei, tra cui Jeanne Lanvin, nota per i suoi abiti chemisier impreziositi (vedi un’illustrazione qui sopra dei meravigliosi abiti da sera di Lanvin); Paul Poiret, accreditato per aver introdotto i pantaloni harem bohémien nel set dello stile artistico; ed Elsa Schiaparelli, la più grande rivale di Chanel, che disegnò notoriamente l’abito da soirée speakeasy, un abito da festa con tasche nascoste che potevano abilmente nascondere una fiaschetta.
Grazie agli orli più corti e ai progressi nella tecnologia dei tessuti, la calzetteria divenne una grande tendenza tra i giovani brillanti, con vendite di calze e collant decorativi che andarono alle stelle. I costumi da bagno divennero più succinti, i tacchi più alti e i voluminosi cappotti con finiture in vera pelliccia divennero una firma dell’alta società.
FOTO:
Broker/REX/
Foto di moda colorata di una donna tedesca degli anni ’20
Le Muse: Icone di stile degli anni ’20
Quando si tratta di muse della moda ispiratrici, gli anni ’20 non deludono. Da Josephine Baker, la showgirl che si dice abbia ispirato alcune delle mosse di scena di Beyoncé, a Louise Brooks, Greta Garbo, Dietrich e Zelda Fitzgerald, ecco le icone di stile che ancora oggi ispirano i nostri guardaroba.
Josephine Baker
FOTO:
Getty Images
Una delle ultime icone di stile degli anni ’20, la Baker non era solo una fenomenale ballerina a Parigi. Era anche un’attivista.
Marlene Dietrich
FOTO:
Imagno/Hulton Archiv VIA Getty Images
La Dietrich divenne una delle più famose attrici del cinema muto dell’epoca e incarnò il massimo della moda negli anni ’20 e ’30. Più tardi, la sua fama continuò (ben nell’era del sonoro), e le sue scelte di moda divennero ancora più audaci. Parlate di abiti femminili e troverete sempre un riferimento alla Dietrich.
Marie Prevost
FOTO:
Universal History Archive/UIG VIA Getty Images
L’attrice Marie Prevost ha caratterizzato lo stile flapper ed è diventata particolarmente venerata dopo aver recitato nell’adattamento cinematografico di The Beautiful and Damned di F. Scott Fitzgerald.
Anna May Wong
FOTO:
George Rinhart/Corbis VIA Getty Images
La prima attrice asiatica americana di Hollywood fu Anna May Wong, che fu incoronata donna meglio vestita del mondo e a cui si attribuisce il merito di aver introdotto il cheongsam nei circoli della moda occidentale.
Bessie Smith
FOTO:
Edward Elcha/Michael Ochs Archives VIA Getty Images
La cantante blues Bessie Smith fu una delle artiste più vendute della sua generazione ma divenne altrettanto nota per i suoi stravaganti costumi di scena.
Evelyn Brent
FOTO:
Hulton-Deutsch Collection/Corbis VIA Getty Images
Una boss totale, Evelyn Brent (nella foto in pantaloni, che erano ancora considerati controversi anche nel 1929) era un’attrice audace che ha recitato nel primo film “gangster” di Hollywood. Fuori dallo schermo, era nota per i suoi cappelli a cloche, gli ornamenti di piume e lo sguardo di ghiaccio.
Colleen Moore
FOTO:
Edward Steichen/Conde Nast VIA Getty Images
L’attrice comica Colleen Moore fu una delle prime a tagliarsi i capelli in un bob corto, inizialmente per il suo ruolo nel film Flaming Youth del 1923. Il film avrebbe consolidato il termine “flapper” e spinto all’accettazione della ritrovata libertà femminile.
Coco Chanel
FOTO:
Getty Images
Una donna che non ha bisogno di presentazioni, anche se potresti non riconoscerla in questa foto: Coco Chanel. Già negli anni ’20, Chanel creava gli abiti che vogliamo indossare ancora oggi: guardate le sue scarpe bicolore, le maglie larghe, i fili di perle e le stampe spaiate. Il look della stilista non ha data.