Hollywood sta progettando una nuova versione di Nineteen Eighty-Four, il classico romanzo di fantascienza distopica di George Orwell che ha messo in guardia dai pericoli del governo totalitario e ha generato il termine Big Brother.
Immaginato in un mondo dove tre superstati in guerra si combattono eternamente senza alcuna speranza di vittoria, il romanzo di Orwell del 1949 ha già avuto due adattamenti sul grande schermo. La versione del 1956, con Edmond O’Brien, Michael Redgrave e Jan Sterling, ha cambiato radicalmente la trama rispetto al materiale di partenza ed è oggi difficile da trovare, poiché è stata ritirata dalla circolazione dalla proprietà di Orwell dopo la scadenza di un accordo di distribuzione. La versione più conosciuta è l’acclamato 1984 di Michael Radford, con John Hurt nel ruolo dell’uomo qualunque Winston Smith, l’irrequieto lavoratore del partito che osa sognare un pensiero indipendente e una possibile storia d’amore. Richard Burton, nel suo ultimo ruolo, interpretava il perfido O’Brien, con Suzanna Hamilton nel ruolo di Julia, l’oggetto degli affetti di Smith.
La nuova versione è stata messa insieme da un consorzio di società di produzione di Hollywood, tra cui Imagine Entertainment, che è in parte di proprietà del regista premio Oscar Ron Howard. Shepard Fairey, l’artista di strada che ha prodotto l’iconico poster “Hope” di Barack Obama, è stato determinante nel portare il progetto all’attenzione dei produttori.
Il consorzio si è assicurato i diritti dal patrimonio di Orwell ed è attualmente alla ricerca di sceneggiatori, quindi il progetto è in una fase iniziale. Non si sa se Howard stesso stia considerando un ruolo da regista.
Neteen Eighty-Four si svolge interamente nella provincia oceaniana di Airstrip One, già Regno Unito, e mentre i nuovi produttori sono saldamente basati negli Stati Uniti, non c’è nulla in questa fase che suggerisca che abbiano intenzione di trasferire l’azione. Il successo di film come la serie di Harry Potter ha dimostrato al di là di ogni dubbio che il pubblico americano non è più – se mai lo è stato – scoraggiato dagli accenti britannici.
Oltre alle due versioni teatrali, Nineteen Eighty-Four ha avuto un’enorme influenza sul cinema negli ultimi cinquant’anni. Tra i più notevoli ci sono il capolavoro imperfetto Brazil di Terry Gilliam del 1985, che prende molti dei suoi spunti dalla visione di Orwell di una società governata dal controllo mentale autorizzato dallo stato, e l’adattamento a fumetti del 2006 V for Vendetta (basato sulla graphic novel di culto di Alan Moore), che pone anche un futuro britannico sotto una dittatura fascista. Quest’ultimo ha assunto una sorta di status di culto negli ultimi anni dopo che gruppi di hacker come Anonymous hanno adottato l’iconica maschera di Guy Fawkes indossata dal vigilante V come simbolo di ribellione contro la tirannia.
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