Sciopero

Lo sciopero è una forma di protesta che consiste nel cessare di eseguire i compiti affidati, con lo scopo di danneggiare le persone o le istituzioni a cui sono dirette le lamentele.

In questo modo, l’obiettivo è un miglioramento, in diversi aspetti, di coloro che vi partecipano. È uno dei mezzi legittimi a disposizione dei cittadini per rivendicare i loro diritti. Infatti, oggi questo tipo di attività di protesta sociale è legale nella maggior parte dei paesi del mondo.

Origine dello sciopero

Secondo gli storici, il primo sciopero conosciuto fu nel regno di Ramses III in Egitto. Beh, se si può considerare tale, naturalmente. Tuttavia, i primi movimenti operai si trovano in Inghilterra tra il 1810 e il 1811 con il cosiddetto luddismo. Il suo promotore era Ned Ludd (da cui il luddismo) ed era chiamato “i demolitori di macchine”.

Con l’emergere dei gruppi di lavoratori il concetto di “classe operaia” venne alla ribalta. Questo, insieme all’emergere di partiti anarchici, comunisti o socialisti, portò alla legalizzazione di questa attività di protesta, specialmente nel campo del lavoro. Con l’apparizione del “Capitale” di Karl Marx, questo movimento ottenne un quadro teorico su cui basarsi e crescere.

Tipi di sciopero

La forma più conosciuta di sciopero è lo sciopero del lavoro, che può essere di vari tipi. Ma ci sono anche altri tipi di scioperi. Mostriamo una possibile classificazione:

Per ambito possiamo parlare di:

  • Sciopero del consumo. Interruzione del consumo di alcuni beni.
  • Sciopero della fame. Di solito l’attaccante smette di mangiare.
  • Sciopero degli studenti. Di solito si svolge principalmente nelle università e richiede miglioramenti in esse.

Ovviamente abbiamo lo sciopero del lavoro stesso, che può essere:

  • di zelo. Consiste nell’essere meticolosi nel lavoro con lo scopo di abbassare il rendimento dell’attività.
  • Stand-down. Al contrario del precedente, in questo caso si promuove l’inattività.
  • Un caso curioso è quello delle penne cadute, in cui la polizia si rifiuta di emettere multe.

D’altra parte, si possono dare anche altre classificazioni. Per la loro estensione, che può essere generale o specifica. A seconda che siano legali o meno. Infine, si può parlare di indefinito o stabilito per un determinato periodo di tempo.

Alcune considerazioni sul termine

Nella maggior parte dei paesi si usa lo stesso termine, con le sue diverse traduzioni. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni. Per esempio, in Messico, Argentina, Uruguay, Cile, Ecuador o Perù lo chiamano “paro”. Tuttavia, in altri paesi come l’Ecuador, il termine in questione si riferisce ai lavoratori e “paro” ai datori di lavoro.

In Spagna, “huelga” (sciopero) viene a significare l’arresto dei lavoratori, per una rivendicazione. Tuttavia, per riferirsi a una situazione in cui è l’azienda che decide di fermarsi, il termine usato è “lockout”. Normalmente, questi ultimi devono soddisfare una serie di requisiti per essere legali.

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